Basilica di Santa Maria Maggiore
La Basilica di Santa Maria Maggiore, un tesoro di arte e spiritualità, fu eretta nel IV secolo per volere di Papa Liberio, sul sito di un antico tempio pagano dedicato alla dea Cibele.
La leggenda narra che la Vergine Maria apparve in sogno al pontefice, indicandogli il luogo dove costruire la Chiesa, contrassegnato da una miracolosa nevicata.
La Basilica, originariamente dedicata alla professione di fede del Concilio di Nicea, ha subìto profonde trasformazioni tra il XVI e il XVII secolo, con l'aggiunta delle maestose cappelle Sistina e Paolina, volute rispettivamente da Sisto V e Paolo V, e del palazzo adiacente alla facciata.
Il soffitto a cassettoni, risalente al pontificato di Alessandro VI Borgia (1492-1503), è impreziosito dall'oro proveniente dalle Americhe, dono della regina Isabella di Spagna.
La Basilica è celebre per aver ospitato la prima celebrazione della Messa di Natale, una tradizione che i pontefici hanno perpetuato nei secoli.
L'interno della Basilica è un susseguirsi di stili artistici, con decorazioni rinascimentali che si fondono armoniosamente con elementi barocchi nelle cupole e nelle cappelle. Tra le preziose reliquie custodite, spiccano le spoglie di San Mattia e San Girolamo, e i resti della culla di Gesù Bambino, conservati in un'urna d'oro e d'argento nella cripta sotto l'altare.
La facciata, dominata dall'elegante campanile medievale, uno dei più alti di Roma, testimonia la lunga storia della Basilica. Nel XIII secolo, il campanile ospitava la campana La Sperduta, ora conservata in Vaticano.
La Basilica di Santa Maria Maggiore, un inno alla fede mariana, dove la storia si intreccia con la leggenda, offrendo ai visitatori un'esperienza di straordinaria bellezza e spiritualità, un luogo dove il miracolo della neve continua a risplendere nei secoli.
